Grappa di Sagrantino di Montefalco
Distillata da una selezione di vinacce

Dal vitigno Sagrantino, produzione esclusiva di una ristretta area dell’Umbria, si ottengono due vini che godono della denominazione DOCG, il Sagrantino di Montefalco e la sua versione Passito.
Dei due, il primo è forse più famoso anche a livello internazionale; è però il più giovane. Nasce nella seconda metà del secolo scorso e nel giro di pochi anni raggiunge un successo enorme, che lo pone al pari di “colleghi” blasonati e dalla storia molto più lunga alle spalle.
Il secondo è invece molto più fedele alla tradizione, che fa risalire l’uso delle uve Sagrantino al 1500: i frati Francescani coltivavano un particolare vitigno per la produzione di un vino dolce da utilizzare durante le funzioni religiose, sacre; proprio da questo uso deriverebbe per l’appunto il nome Sagrantino.
Ma attualmente la produzione con il Sagrantino non si ferma qui: dalla distillazione di un’accurata selezione delle vinacce residuo della vinificazione del Sagrantino di Montefalco DOCG, viene prodotta anche la Grappa di Sagrantino di Montefalco.

Caratteristiche
La grappa di Sagrantino di Montefalco si presenta incolore, cristallina. All’aroma è ricca di note floreali, in particolare spiccano il geranio e la rosa, che si legano armoniosamente a note dolci di miele e uva passa. È percepibile anche la nota di sottobosco. Nel finale l’aroma è caldo, con note di cacao, caffè e frutta secca.
Il gusto è pulito, morbido e avvolgente, caratterizzato da una lunga e profonda persistenza.
La gradazione alcoolica varia fra i 40 e i 50o.
Si consiglia il servizio in un bicchiere a tulipano, ad una temperatura di 16-18o C.
Ne esistono anche versioni invecchiate, dal caldo colore dorato e brillante, dall’aroma intenso e avvolgente. Al palato risultano morbide e rotonde, con sentori di frutta secca e cioccolato.